Ci pensavo giusto qualche giorno fa, mentre sorseggiavo un bicchiere di vino con la mia amica di sempre. Stavamo parlando di lavoro e dei suoi alti e bassi. E per la prima volta dopo tanto tempo, ho capito che l’anno appena trascorso è stato davvero positivo. Ma andiamo con ordine.
Dicembre 2023 si è concluso in modo piuttosto incerto. Probabilmente era la stanchezza da fine anno a giocare un ruolo importante. Mi sentivo sotto tono e, come spesso succede quando si ha una partita IVA, avevo accettato progetti che non erano in linea con i miei veri interessi e valori. Ma si sa, il lavoro è lavoro e spesso bisogna fare delle scelte che non riflettono pienamente chi siamo.
La mia generazione è cresciuta con il concetto che ogni lavoro è benedetto, ma io non sono ancora sicura di cosa voglia dire davvero. Benedetto da chi? E per chi?
Con le feste natalizie, mi sono concessa una pausa totale. E quando è arrivato gennaio, è arrivato anche il cambiamento. In un colpo solo, sono arrivate tre opportunità di lavoro straordinarie!
La prima opportunità è arrivata da una chiamata inaspettata dalla scuola primaria che ho frequentato da bambina. Mi è stato offerto un incarico di insegnante di sostegno per due bambini, una sfida che mi ha entusiasmato e mi ha fatto crescere umanamente e professionalmente. La responsabilità era grande, soprattutto perché si trattava di un impegno di sei mesi, un’esperienza ben più lunga rispetto a una precedente supplenza di due settimane.
Nel medesimo giorno, mi è stato confermato un incarico annuale per seguire Scuole Felici, un progetto innovativo ideato dalla pedagogista Giovanna Giacomini. E non è finita qui! Dopo meno di dieci giorni, mi chiama Ivan Rota Stabelli per confermarmi come addetta stampa del Valsassina Country Festival di settembre.
In un solo colpo ho avuto tre splendide opportunità! Ma, come spesso succede, quando arriva tanto, arriva, anche l’ansia da prestazione e che ansia! Come gestire tre lavori di grande valore tutti insieme? La risposta è semplice: con tanta passione.
Cosa avevano in comune questi tre progetti? Erano tutti incredibilmente appassionanti e significativi per me. Da un lato, il lavoro a scuola mi ha regalato emozioni e soddisfazioni incredibili. L’esperienza con i bambini è stata impegnativa, ma mi ha dato tanto. Spero di essere stata all’altezza e di aver dato loro almeno la metà di quello che ho ricevuto. Dall’altro, il progetto Scuole Felici mi ha permesso di lavorare su temi fondamentali per genitori ed educatori (e al momento io ricoprivo entrambi e ruoli), mentre il Valsassina Country Festival mi ha offerto l’opportunità di supportare, per la seconda volta, un evento che promuove valori che sento miei, come l’amore per la natura, il rispetto per l’ambiente e il lavoro all’aria aperta.
Sono stati giorni intensi, dove dovevo fare i salti mortali per gestire il tempo e conciliare tutto, ma la passione per il mio lavoro non mi ha mai fatto sentire la fatica. Anzi, ho vissuto con una carica senza precedenti.
Ecco il punto chiave: lavorare con il cuore porta risultati straordinari. Non solo a livello professionale, ma anche personale. Ho ricevuto una gratificazione immensa dai risultati ottenuti. Finalmente, ero tornata ad essere felice di ciò che stavo facendo.
Quando hai la possibilità di lavorare su progetti che ti appassionano, con persone che condividono i tuoi stessi valori, i risultati non tardano ad arrivare. Tuttavia, a volte è difficile dire no a opportunità che non sono in linea con la tua visione. Ma l’anno passato mi ha insegnato una lezione importante: è meglio dire un no deciso, piuttosto che accettare qualcosa che non porta soddisfazione, per lasciare spazio e tempo alle cose davvero significative.
Il 2024 è stato l’anno della conferma che lavorare con passione e su progetti che sentiamo nostri porta a risultati incredibili, non solo in termini professionali ma anche nella realizzazione personale.