Parto dicendo che la scrittura ha sempre fatto parte della mia vita. Il primo diario segreto mi è stato regalato a 6 anni, avevo appena imparato a scrivere, a scuola amavo creare temi lunghissimi e la mia “Smemoranda” era piena zeppa di frasi, pensieri e dediche. Essendo anche una chiacchierona ho unito le mie due passioni e intrapreso un percorso lavorativo che si fonda proprio su questo: scrittura e relazioni.
Scrivere un comunicato stampa per me non è solo un esercizio di stile ma un viaggio fatto di ascolto, ricerca e approfondimento. Mi piace indossare i panni di un cantastorie che attraverso la scrittura racconta persone e prodotti in modo interessante e utile per chi li legge.
Guardare inizialmente l’Intelligenza artificiale con una certa perplessità, temendo che potesse portare a un appiattimento di testi, toni e proposte è stato quindi inevitabile.
Mi sono dovuta ricredere. Ho iniziato ad avvicinarmi pian piano, l’ho annusata, studiata e infine provata. Sono ancora lontana anni luce dal saperla utilizzare in modo decente ma devo dire che in certi frangenti mi risulta molto utile.
È sicuramente veloce e efficiente. L’AI è in grado di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, individuando le informazioni chiave da inserire nel comunicato. Con l’AI si ottimizzano i tempi di ricerca. Ogni tanto penso a quando a scuola le ricerche si facevano con le enciclopedie che tempi!!!
L’Intelligenza Artificiale permette non solo di creare testi su misura ma anche di adattarli al pubblico di riferimento.
Se ben configurata l’AI è in grado di riprodurre testi il cui tono è coerente con quello del brand.
L’intelligenza artificiale è sicuramente un valido strumento di correzione refusi. Lo so questa è una funzione super base.
Detto questo, rimango convinta che un ottimo testo debba sempre partire dalla persona, dalle nostre emozioni, dai pensieri e dalle capacità che ognuno di noi possiede. L’intelligenza artificiale, per quanto straordinaria, non potrà mai sostituire un talento personale e la creatività autentica che mettiamo in ogni parola. Sono certa possa essere un valido aiuto per affinare e arricchire un’idea, migliorando un testo che, già in partenza, è bello e valido.
In sintesi, credo che la chiave giusta sia usare le nuove tecnologie senza mai dimenticare che lo strumento più importante che abbiamo è racchiuso nella nostra testa e nel nostro animo.
Quindi per me l’Intelligenza Artificiale per scrivere comunicati stampa sì ma con moderazione e partendo dall’uso del cervello umano e del cuore.